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Trend di brevettazione 2022 in Europa

di Frank Zappa

Epo, l’Ufficio Europeo dei Brevetti, ha recentemente pubblicato il report annuale in cui annuncia che il numero di brevetti depositati nel 2022 continua a crescere (+2,5%) anche se con un ritmo inferiore all’anno precedente (+4,7% nel 2021).

Anno20202020/201920212021/202020222022/2021
Totale brevetti180.417-0,6%188.8094,7%193.4602,5%

La crescita non è ovviamente distribuita omogeneamente tra le varie tecnologie, e alcuni risultati colpiscono subito l’occhio (Tabella 1 e grafico 1)

Tabella 1: top 10 delle tecnologie sul numero di brevetti depositati.

PosizioneTecnologia2020% 2020 su 20192021% 2021 su 20202022% 2022 su 2021
1Comunicazione digitale14.0770,7%15.0296,8%16.70511,2%
2Tecnologia medica15.1939,0%15.5242,2%15.6831,0%
3Informatica13.3704,0%14.93111,7%15.1931,8%
4Macchine elettriche, apparecchi, energia11.4091,0%11.8013,4%13.95118,2%
5Prodotti farmaceutici8.4468,3%9.2169,1%9.3101,0%
6Trasporto8.993-5,7%9.5205,9%9.272-2,6%
7Misurazione8.606-4,9%9.0955,7%9.1851,0%
8Biotecnologia7.1414,8%7.3613,1%8.16811,0%
9Altre macchine speciali6.216-3,2%6.5024,6%6.382-1,8%
10Chimica organica6.0290,6%5.978-0,8%5.955-0,4%

Grafico 1: Variazioni su tutte le 35 tecnologie classificate

Mai come quest’anno è evidente la disomogeneità tra le varie tecnologie: mentre Comunicazione digitale, macchine elettriche (spinta dalle tecnologie riguardanti energie pulite) e biotech mostrano aumenti a due cifre, gli altri settori stagnano o addirittura retrocedono.

L’elefante nella stanza è che per la prima volta il settore trasporti esce dalla top 5 (superato da Pharma, grazie anche alla ‘spinta’ pandemica). Esce soprattutto per la diminuzione di brevetti nell’area automotive tradizionale, in quanto società legate ad altri settori hanno crescite consistenti (Airbus +21%, Safran +16%) mentre molti gruppi automotive decrescono di percentuali impressionanti (Stellantis -30%, Volkswagen -34%, Bosch -21%).

EPO annuncia anche con toni quasi trionfalistici che “La quota crescente di applicazioni provenienti da paesi extraeuropei evidenzia l’attrattiva del mercato tecnologico europeo per le aziende di tutto il mondo” anche se questo nasconde in realtà una diminuzione seppur minima (-0,5%) dei brevetti depositati da un’entità all’interno dell’area Europea (EU27) che ormai deposita ad EPO (quindi l’ufficio brevetti domestico) poco più del 30% delle innovazioni totali, a fronte di un aumento, come si vede in Tabella 2, del 4,4% dei brevetti extra CEE (con aumenti a due cifre per Cina e Corea del Sud, rispettivamente +15,1% e +10%).


  Tabella 2: Brevetti per nazione del depositario

 Nazione del depositario del brevetto20222021Delta
ATAustria2.3882.3093,4%
BEBelgium2.6042.4805,0%
BGBulgaria45434,7%
CYCyprus42420,0%
CZCzech Republic2192019,0%
DEGermany24.68425.891-4,7%
DKDenmark2.6622.6460,6%
EEEstonia6669-4,3%
ESSpain1.9251.945-1,0%
FIFinland2.1402.1081,5%
FRFrance10.90010.6931,9%
GRGreece185203-8,9%
HRCroatia322718,5%
HUHungary102119-14,3%
IEIreland1.1401.01512,3%
ITItaly4.8644.920-1,1%
LTLithuania78719,9%
LULuxembourg343433-20,8%
LVLatvia22220,0%
MTMalta725628,6%
NLNetherlands6.8066.5783,5%
PLPoland61552217,8%
PTPortugal3122907,6%
RORomania463148,4%
SESweden5.0364.9471,8%
SISlovenia1231166,0%
SKSlovakia494314,0%
 Totale EU 2767.50067.820-0,5%
USUnited States48.08846.7122,9%
JPJapan21.57621.672-0,4%
CNChina, People’s Republic of19.04116.55015,1%
KRKorea, Republic of10.3679.42110,0%
CHSwitzerland9 0088 5045,9%
CACanada2.0012.081-3,8%
 Totale non EU109.505104.9154,4%

Un altro dato che il report mostra è l’intensità di innovazione per nazione, misurata in brevetti per milione di abitanti (tab 3.)

Tabella 3: Intensità di brevettazione

PosizioneNazioneBrevetti 2022Popolazione in MilioniBrevetti per Milione di abitanti
1Switzerland9.0088,7371.031,1
2Sweden5.03610,452481,8
3Denmark2.6625,873453,2
4Netherlands6.80617,591386,9
5Finland2.1405,548385,7
6Germany24.68483,237296,6
7Austria2.3888,979266,0
8Ireland1.1405,060225,3
9Belgium2.60411,631223,9
10Korea, Republic of10.36751,816200,1
Italy4.86458,98382,5

Da questo tipo di indicatore sembrerebbe che gli Svizzeri distacchino in innovatività le altre nazioni in maniera impressionante (per esempio l’Italia che non si piazza neanche nella top 10 di circa 13 volte).

In realtà aggiungendo un altro indicatore (la percentuale di inventori non residenti nel paese del depositario del brevetto, in Tab. 4) si vede come il 47% degli inventori nel caso della Svizzera, siano in realtà domiciliati in altri paesi, sintomo probabilmente di politiche fiscali incentivanti o strategie di gruppo che portano a registrare come ‘svizzeri’ brevetti che nella metà dei casi sono prodotti altrove. E pure nel caso Svedese (secondi in questa particolare classifica) oltre un quarto delle invenzioni vengono da individui di altre nazioni.

Tabella 4: percentuale di inventori stranieri (dati 2015-2021)

nazione del depositarioinventori stranieriinventori localipercentuale di inventori stranieri
US – Stati Uniti2653217866213%
DE – Germania1430610517312%
JP – Giappone60181045565%
CN – Cina5325569349%
FR – Francia65614914112%
KR – Corea del Sud1963404265%
IT – Italia1081227095%
GB – Regno Unito39272241615%
NL – Olanda58941831424%
CH – Svizzera139011595547%
SE – Svezia49001274128%

Foto di Lalmch da Pixabay

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3 risposte a “Trend di brevettazione 2022 in Europa”

  1. LUCA FALCIOLA

    L’interpretazione dei dati fatta nel post (come quella di EPO) é un po’ rapida ed andrebbe fatta più attenzione per esempio a distinguere dei dati tra domande di brevetto e brevetti realmente concessi, e poi tra domande iniziali e quelle depositate come divisionarie, oltre a nazionalità di residenza rispetto a quella cittadinanza.
    Per esempio, su alcuni aspetti specifici
    – La modalità con cui EPO associa domande/brevetti con un’area tecnologica (la classificazione brevettuale IPC/CPC) é da usare con attenzione e probabilmente la diminuzione di attività in alcuni settori / società come nei trasporti é legata a come l’innovazione IT applicabile (anche) in quel settore concentri le attività R&D e di conseguenza brevettuali;
    – per Svezia, Danimarca, Olanda e soprattutto Svizzera é una combinazione di elevata intensità di attività a livello internazionalità, intensità nell’uso dei brevetti, vicinanza ai confini di alcuni città importanti per la ricerca (vedi Basilea) ed elevata attrattività per i ricercatori esteri a lavorare in questi paesi che ricercano profili R&D di alto livello che il sistema universitario locale non produce a sufficienza, proponendogli elevate remunerazioni (per questo il dato basso dell’Italia sia di no. brevetti che di inventori stranieri é l’esempio esattamente contrario e logico ) ma tali ricercatori anche trasferendosi in quei paesi spesso non prendono la cittadinanza di quel paese anche per difficoltà burocratiche (e tali paesi sono importatori netti di cervelli da mezzo mondo)
    Sull’esempio svizzero e l’impatto degli “immigrant/migrant inventors”ci sono alcune letture interessanti, vedi
    https://lenews.ch/2016/03/07/how-immigration-makes-switzerland-the-worlds-most-inventive-nation/
    https://link.springer.com/article/10.1007/s10961-022-09927-z
    https://innoscape.ch/en/publications/cross-border-commuting-and-inventions-made-in-switzerland
    https://innovolo-group.com/innovation-en/innovation-insights-en/what-makes-switzerlands-innovation-culture-unique/

  2. Frank Zappa

    Grazie per le puntuali osservazioni.
    Il post è un post di commento ai dati EPO che appunto rilascia i dati sulle domande di brevetto ricevute (e parte di queste non saranno appunto concesse e addirittura neppure pubblicate) proprio perchè sono dati del 2022 e quindi ancora prima dei 18 mesi che intercorrono tra domanda e prima pubblicazione.
    Per l’osservazione sul settore trasporti, comunque rimane il dato delle diminuizioni dei giganti di automotive: è vero che alcune invenzioni IT sono più general purpose e quindi perdono di specificità per i soli trasporti, ma anche la capicità inventiva sembra spostarsi dagli attori del settore.
    Rispetto al tema del brain drain svizzero è certo che questi paesi offrono un sistema attrattivo che attrae persone da molti paesi ma che anche esiste un effetto di spostamento virtuale dei brevetti prodotti altrove.

  3. LUCA FALCIOLA

    Giusto qualche precisazione:
    – Il sito non é trasparente (o perlomeno meno che in passato) sulla metodologia come questi dati siano stati generati e dettagli importanti vanno cercati in allegati e “small prints” ed in questo caso é importante notare che solo nei fogli excel che si trovano a https://www.epo.org/about-us/annual-reports-statistics/statistics.html dove é scritto “European patent applications include direct European applications and international (PCT) applications that entered the European phase during the reporting period.” Questo é un dettaglio tutt’altro secondario perché implica che i dati coprono anche domande PCT depositate, pubblicate, e successivamente utilizzate per procedere in Europa entro 12-15 mesi dalla pubblicazione PCT. EPO non comunica esattamente sulla proporzione di depositi EP diretti e di EuroPCT (oltre a quante sono domande divisionarie di depositi EP ancora precedenti).
    – E’ possibile utilizzare il database EP full-text (accessibile a https://data.epo.org/expert-services/index.html) per poter estrarre quante domande EP sono in realtà ripubblicazioni di precedenti domande PCT ma, prendendo come esempio le domande EP publicate nel primo trimestre 2023 (oltre 47000), circa 2/3 sono ripubblicazioni di domande PCT già pubblicate tra 2020 e 2022, quindi tutto il discorso della brevettazione in Europa in un dato periodo va meglio inquadrato.
    – Per identificare i trend innovativi attraverso le pubblicazioni brevettuali é più pertinente utilizzare i dati WPO sulle domande PCT, una procedura largamente utilizzata soprattutto in ambito biotech-farmaceutico, ed ottenibili dal portale https://www.wipo.int/ipstats/en/
    – E’ perlomeno curioso che EPO comunichi poco sui dati dei brevetti CONCESSI dall’EPO nel 2022 e che mostrano come la già notevole contrazione registrata nel 2021 sia continuata nel 2022, tornando indietro ai dati del 2015-2016 (vedi https://www.epo.org/about-us/annual-reports-statistics/statistics/2022/statistics/granted-patents.html). Guardando i dettagli dei files excel originali, la contrazione é più evidente per i brevetti concessi a società europee, con i brevetti concessi a società cinesi che pero’ sono quasi 4 volte in più di quelli concessi nel 2015 (e 3 volte per quelle sudcoreane), superando in numeri assoluti i brevetti concessi nel 2022 a società francesi. Le cause di questa spettacolare diminuzione andrebbero meglio studiati (minor attrattività del brevetto Europeo, minori livelli di innovazione a livello europeo, problemi gestionali all’EPO?) e veramente considerati come la realtà dei trends della brevettazione in Europa nel 2022.

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